La macchina fotografica umana
Stephen Wiltshire è un ragazzo ormai celebre per un suo innato talento. Nato nel 1974 a Londra, la sua infanzia non fu certo delle più rosee. In giovane età era muto e quando raggiunse i tre anni, suo padre morì in un incidente stradale mentre a lui fu diagnosticato l’autismo. Pochi anni dopo fu mandato in una scuola specializzata per l’assistenza dei ragazzi autistici, dove fu subito chiaro che Stephen era spinto da una passione che poi sarebbe stata il suo talento: il disegno. Le sue insegnanti incoraggiarono questa sua attitudine e all’età di cinque anni imparò a parlare. Ma era solo l’inizio, la sua vera parola risiedeva nei disegni che creava, prima semplici figure, via via sempre più complesse. A otto anni si dilettò nel disegnare auto e paesaggi urbani immaginari dopo un ipotetico terremoto. All’età di dieci anni sfoderò un opera chiamata “London Alphabet”, una sequenza di disegni in cui erano rappresentati monumenti e scorci della città di Londra (uno per ogni lettera dell’alfabeto). Vi dico subito, toglietevi dalla testa l’abilità che avevate voi all’età di dieci anni, Stephen era probabilmente ad un livello di abilità nel disegno molto superiore alla maggioranza della popolazione adulta. Non ci credete? Beh guardate voi stessi l’opera nella foto seguente.
Gli anni successivi di Stephen videro la sua partecipazione ad un programma della BBC e una pubblicazione dei suo lavori nel 1987 e la laurea nel 1998 al City an Guilds of London Art School. Ma la straordinaria capacità di questo ragazzo non finisce qui. L’appellativo di “macchina fotografica umana” non è dato a torto: Wiltshire è infatti in grado di riprodurre con estrema precisione qualunque paesaggio urbano o meno, dopo averlo osservato solo per pochi minuti. Spiegare a parole quanto incredibile sia non rende merito quanto la visione dei suoi lavori. Negli ultimi anni si è quindi specializzato nel riprodurre paesaggi urbani e metropolitani su larghe tele. Basta un giretto in elicottero di una ventina di minuti per imprimergli nella testa, ad esempio, l’immagine della nostra capitale, Roma. Quel che segue ce lo racconta questo video:
Come Roma, questo straordinario talento ha rappresentato molti altri skylines, opere che facilmente si trovano in rete o direttamente nel suo sito web: http://www.stephenwiltshire.co.uk/. Vi propongo anche la sua rappresentazione dello skyline di Tokyo. Incredibile a dir poco, se pensiamo che tutto viene disegnato a memoria, dopo solo pochi minuti di osservazione del paesaggio.
Ormai è stato provato da tempo che molti bambini autistici riescano a sviluppare capacità sorprendenti, raggiungendo livelli neanche immaginabili dall’essere umano medio. Eppure il cervello di Stephen è un cervello umano come può essere quello di una qualunque persona, solo lo utilizza in modo diverso e, devo dire, lo usa molto bene vedendo i risultati. Non si può quindi restare indifferenti alle potenzialità di quell’organo straordinario che abbiamo incassato nel nostro cranio, forse dovremmo imparare tutti ad usarlo diversamente un po’ più spesso! 🙂 A seguire una gallery di alcuni lavori di Stephen. Buona visione!